Sigfrido Ranucci sotto scorta. Il conduttore di Report in più di un’occasione ha ricevuto minacce di morte.
ROMA – Sigfrido Ranucci sotto scorta. Il conduttore di Report, intervenuto ai microfoni di Un Giorno da Pecora, ha annunciato la decisione della Questura di rafforzare la protezione perché “c’è un boss che dal carcere avrebbe incaricato due killer di uccidermi“.
Ranucci: “La mia abitazione sorvegliata anche di notte”
Il vicedirettore di Rai3, intercettato dall’Ansa e riportato da La Repubblica, ha spiegato che si tratta di “un uomo al comando di una piazza del narcotraffico e in passato ha avuto anche legami con il cartello di Escobar. Gli approfondimenti sono iniziati a luglio e a metà agosto, quando l’inchiesta ha accertato che il boss aveva dato ordini di uccidermi, si è deciso di intensificare la protezione con la mia abitazione che è tornata ad essere sorvegliata anche di notte“.
Il conduttore di Report ha sottolineato anche che non può muoversi “liberamente. Ci sono due persone che mi seguono e non possono portare nessuno con me. Ho anche due macchine fisse sotto casa […]. Si tratta di un uomo che in passare ha ordinato di colpire un avvocato, ma quest’ultimo si è salvato per la fuoriuscita di un proiettile. C’è un’indagine in corso e non posso dire altro […]“.
Iniziata la nuova stagione di Report
Nonostante le minacce, da parte di Ranucci nessuna intenzione di fare un passo indietro. “Siamo molto contenti dei primi risultati, stiamo facendo un grande lavoro di squadra – ha detto il conduttore – e la scorta mi cambia davvero poco. Quello che mi preoccupa è la libertà di stampa di inchiesta. E’ chiaro che sono in corso le indagini, ma come sempre sono i giornalisti a finire nel mirino […]. Come Report non riveleremo mai le fonti anche se siamo minacciati e bersagliati ogni puntata […]“.